Fotografare la Gente
Mercoledì 26 luglio 2017 | Andrea Sivilotti
Introduzione
Come ho già spiegato in precedenti post, qualsiasi fotografo ad inizio della propria carriera, sia essa professionale che amatoriale, dovrebbe procedere ad una attenta analisi delle varie tipologie di fotografia e scegliere quella che di più si addice al proprio modo di essere e al proprio modo di sentire la fotografia.
Io tanto tempo fa ho scelto di fotografare “la gente”.
La scelta poi del bianco e nero è stata quasi obbligata, un’influenza storica data dalle centinaia di immagini che hanno descritto la mia infanzia e la vita passata della mia famiglia, ha imposto una certa continuità di linguaggio.
Il colore per il genere di racconto che volevo riprodurre sarebbe stato solo un accessorio inutile, un qualche cosa che avrebbe distolto l’attenzione dal messaggio che volevo dare.
Oggi voglio cominciare un altro breve racconto a puntate e in questo caso lo farò per immagini, mostrandovi le persone che ho incontrato e fotografato negli anni.
Di fatto quando esco per scattare le mie fotografie, sembra quasi che sia alla ricerca di un momento unico che impressioni il mio essere più che la mia pellicola (o sensore che sia), ma di fatto la mia mente seleziona il campo visivo che mi si pare d’avanti e sceglie di evidenziare e fermare solo alcuni argomenti in particolare.
Una specie di lista della spesa che negli anni mi sono appuntato.
Seguo e ricerco dei soggetti che possano iscriversi a questi macro-temi o macro-argomenti.
Vado così ad iniziare questo racconto. Buona lettura e soprattutto buona visione.
Primo Tema – “Gente che legge”
Leggere, scrivere e fotografare sono le mie tre grandi passioni.
Correlate tra loro da un non tanto sottile filo rosso, si alimentano l’una con l’altra in un desiderio e moto quasi perpetuo.
Raccontare per immagini coloro che condividono le mie passioni è per così dire un atto dovuto, non posso esimermi dal compiacermi nel vedere che nonostante l’imperante avanzata della tecnologia, la lettura di giornali, libri e perché no anche di supporti informatici, non ha ancora smesso di attrarre ed occupare il tempo libero delle persone comuni.
C’è chi legge per strada, chi sul treno o nella metro, chi al parco o chi in biblioteca, chi sotto l’ombrellone o chi banalmente steso sul letto o sul divano.
C’è chi si fa trasportare da un romanzo o da un thriller, chi sogna con delle poesie, chi si concentra su un manuale.
C’è chi spettegola con un settimanale patinato e chi si aggiorna con un quotidiano.
C’è chi si documenta con un saggio o chi semplicemente curiosa nel web, c’è chi legge la posta o chi svogliato legge un manifesto pubblicitario.
C’è chi legge le epigrafi di un cimitero, o chi segue pregando un breviario, e c’è ancora chi cerca chiarezza sull’etichetta di una confezione al supermercato e chi controlla uno scontrino.
C’è ancora chi si fa incantare da una quarta di copertina in una libreria o chi cerca un nome conosciuto sul pannello di un citofono.
Leggere fa parte della quotidianità di ognuno di noi.
E io amo essere lettore ed osservatore di miei simili, così facendo congelo e raccolgo, quando mi è possibile, i momenti altrui dedicati al semplice atto della lettura.
1. Una signora accanto alla stazione Kivskaya a Mosca, nella probabile attesa di qualcuno, controlla e legge i messaggi sul suo telefonino.
2. Un signore moscovita, durante una pausa pranzo, sfogliava interessato un quotidiano.
3. Qui una ragazza si era fermata davanti al cartellone dov’erano impressi gli orari di programmazione di un cinema moscovita.

In una libreria di Mosca due poltrone erano ben disposte per consentire ai clienti di poter scegliere con calma i propri acquisti, ma uno di essi probabilmente aveva fatto una scelta un po’ troppo impegnativa.

Sulla metro moscovita sono tantissimi quelli che si dedicano alla lettura e questo è uno scatto rubato ad una signora anziana che mi sedeva accanto.







Alcuni scatti presi nei parchi moscoviti e di Ekaterinburg, dove le persone, quando il clima lo consente, amano rilassarsi con la lettura.

Un venditore di libri usati ad Ekaterinburg contribuisce a renderli ancor più vissuti.

L’inverno il freddo di Mosca costringe i lettori a rintanarsi in posti riscaldati. Alcuni scatti dentro a magazzini GUM sulla piazza rossa.

Sempre all’interno dei magazzini GUM una venditrice di gelati ammazza il tempo con un libro.




Una pausa in attesa di un cliente, in un centro commerciale
sotto la piazza del maneggio a Mosca.
Qui di seguito alcune immagini scattate a San Daniele del Friuli, ricreando il momento della lettura.
La lettura del quotidiano per gli italiani è quasi un rito mattutino.
Alla prossima.
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